Gianluca Capuano

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Gianluca Capuano

Nato a Milano, si è diplomato in organo, composizione e direzione d’orchestra presso il Conservatorio della sua città e si è perfezionato in musica antica alla Scuola Civica di Milano. Agli studi musicali, ha affiancato quelli classici: laureato con lode in filosofia teoretica alla Statale di Milano, si dedica alla ricerca, occupandosi di problemi di estetica musicale. Nel 2002 ha pubblicato per Jaca Book il saggio I segni della voce infinita – Musica e scrittura. Nel 2014 è stata pubblicata la sua edizione critica del Diluvium universale di Carissimi per l’Istituto Italiano di Storia della Musica.

Nel 2006 ha fondato il gruppo vocale e strumentale “Il canto di Orfeo”, con il quale si dedica ai capolavori del barocco musicale europeo.

Ha iniziato la sua attività di direttore d’opera a Colonia dirigendo  Artaserse di Vinci e Leucippo di Hasse con Concerto Köln a Colonia. Ha quindi debuttato alla Semperoper a Dresda con l’Orlando di Händel e all’Opera di Zurigo con Orlando Paladino di Haydn.

Nell’agosto 2016 si è imposto all’attenzione internazionale dirigendo  Norma di Bellini con Cecilia Bartoli per l’apertura del Festival di Edimburgo: l’enorme successo ottenuto l’ha portato poi a dirigere Norma anche a Parigi e a Baden Baden e ad essere invitato a dirigere nel 2017 un tour europeo di Cenerentola, sempre con Cecilia Bartoli.

Tra le varie produzioni operistiche che lo hanno consacrato come una figura di riferimento per l’interpretazione della musica del ‘600, ‘700 e del Belcanto, ha diretto Ariodante all’Opera di Montecarlo, Orfeo ed Euridice all’Opera di Roma, Il matrimonio segreto di Cimarosa e Il Trionfo del Tempo e del Disinganno di Handel a Colonia; Weihnachtsoratorium ad Amburgo; Orfeo ed Euridice di Gluck all’Opera di Roma; sempre nel 2019 ritorna a Salisburgo per Alcina di Handel e l’oratorio La morte di Abel di Caldara; Guillaume Tell alle Choregies d’Orange; Il Matrimonio Segreto ad Amsterdam;  Il Barbiere di Siviglia al Teatro Massimo di Palermo; il Requiem di Mozart a Bari; Cenerentola, Iphigénie en Tauride alla Zurich Opernhaus, Elisir d’amore al Teatro Real di Madrid.

Nel 2021 ha diretto Trionfo del Tempo e del Disinganno e Clemenza di Tito a Salisburgo, ha debuttato al Bolshoi di Mosca con Ariodante e alla Bayerische Staatsoper con Il Turco in Italia. Nel 2022 ha diretto Barbiere di Siviglia, nel 2023 Orfeo di Gluck e nel 2024 Clemenza di Tito e la Messa in do minore di Mozart sempre al Festival di Salisburgo. Per il settembre 2025 è previsto il suo debutto alla Scala di Milano con un progetto dell’Accademia.

Nel 2019 è stato nominato Direttore Principale dei Musiciens du Prince – Montecarlo con cui ha inciso per Decca un album dedicato a Manuel Garcia con Javier Camarena, e nel 2021 è uscito sempre per Decca un CD registrato con Varduhi Abrahamyan dedicato alla figura di Paulin Viardot. Sempre nel 2021 è stato pubblicato il DVD Unitel con l’Ariodante di Salisburgo 2017.

Nel 2022 gli è stato assegnato il Premio Abbiati come miglior Direttore d’orchestra.

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